Partenza, quella vera

11 agosto 2014
…è tutta una serie di partenze, quaggiù! Questa volta però siamo solo il mare, il vento, la barca ed io. Ok, i meglio informati sanno che c’è anche il pilota automatico (Nic: “mi raccomando preparalo già prima di partire”), ma senza non sarei in grado di fare un’avventura del genere!
Già, sarò in grado? Ieri non sono partito perché c’era un SW4, oggi mi tocca partire comunque con un SW4, perché fra qualche giorno hanno previsto venti da nord giù per lo stretto e vorrei già tirarmi un po’ in su.
Allora, cosa mi aveva detto il Nic di fare prima di partire? Facciamo una lista, vah! Sì, c’è tutto.
Rotta prevista 115 per 12 miglia, poi 30 per altre 4, destinazione Porto Palo. Saluto l’ormeggiatore (“vedi che c’è mare grosso, oh”, grazie, c’era bisogno di mettermi ancora più pressione…) e… parto!
Metto il naso fuori dal porto… Sì, vento e onda confermati! Però quest’onda… Se poggio un pelo ce l’ho meglio al giardinetto. Poi ci sono un paio di incroci che mi fanno zigzagare, poi un’isoletta …come sì chiama? Porro. Ma lì attorno i fondali salgono davvero fino a 6 metri? Urca, sì!
Ecco, ora però rimettiamoci in rotta. Ma… sono in mezzo al mare e ho solo 6 metri d’acqua, anzi no, ora 5, cos’è? Circe dovrebbe essere più a nord! Invece sono finito proprio fra le sue braccia… Per fortuna pesco solo 2 m scarsi.
Sul calare della sera raggiungo Porto Palo, una baia naturale con l’aggiunta di due frangiflutti, pieni di pescherecci a est ma libero a ovest, ben ridossato dall’onda ma non dal vento. Cerco un angolo per ancorare, e visto che mi sembra che il vento non voglia calare, metto trenta metri di catena su 5 m d’acqua, se vogliono spostarmi da qui devono prendere un rimorchiatore… Provo l’allarme ancora del gps del Promu: perfetto, stanotte il gingillo dorme con me. Prima di coricarmi controllo almeno venti volte gli allineamenti: sì, l’ancora tiene.
Ueh, ma sono partito davvero!

La luna che sorge a est, a Porto Palo.
La luna che sorge a est, a Porto Palo.