Riposto

18 agosto 2014
Paesetto alle pendici dell’Etna la cui infrastruttura più vistosa è il porto turistico. Basso sul mare, a metà strada fra Catania e Messina. Spiagge di sassolini, mare limpidissimo.
Anche qui sagra del pesce, 5.- € spesi bene. Provate bibite particolari da cameriera a cui è stato molto difficile strappare una parvenza di sorriso: “selt” (acqua minerale, succo di limone e sale) e “cuore di cane” (nome terrifico per ingredienti innocui: granita al limone, acqua minerale e sciroppo di menta).
Senza motivo particolare, la corrente elettrica in barca ha ripreso a funzionare… Vedremo.
I vicini di barca, un giovane padre e un figlioletto di una decina d’anni, tornano da una battuta di pesca con due aguglie imperiali di quasi un metro e mezzo, pesce azzurro che ci viene pure offerto ma che per pudore e ignoranza sui metodi di cottura rifiutiamo…