Forza cinque?

14 agosto 2014
Oggi è previsto il “tappone”, quasi trenta miglia fino a Catania; eventuali ripieghi possibili ad Augusta o Porto Xifonio (ancoraggi però).
Meteomar indica l’ultimo giorno di regime meridionale, SW3 in intensificazione, fino a sera, con tendenza a NW5. Lamma dice che fino alle 17 dovrei trovare sudovest in rotazione meridionale fino a est. Allego lo screenshot.
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Se parto presto dovrei farcela senza trovarmi il maestrale sul naso. In ogni caso, la previsione ulteriore è sempre settentrionale forte, quindi in marcia senza esitazioni oggi.
Lascio il porto senza vento, fuori niente fino a  Capo S. Panagia, poi un sudest (?) deciso mi accompagna fino a Capo Campolato; prima, davanti a Capo S. Croce, un fenomeno che non avevo mai visto: le onde da sudest si frangono rumorosamente, così, in mezzo al mare, su un’area di parecchie centinaia di metri, con 60 m di fondo. Scontro fra correnti? I miei colleghi “marinai veri” mi diranno poi. Emozionante.
Mezzogiorno, che strano, il sudest finisce e c’è mare morto da nordest… Infatti, dopo una mezz’oretta di ciondolamento e un po’ di motore, arriva anche l’aria, che però non giustifica l’onda, che sale presto  a mare quattro (io insistevo a interpretarla come mare morto). Vabbeh, il nordest mi permette di tenere rotta 330. Intanto l’aria sale da brezza leggera a tesa, poi vento moderato – ecco, prendiamo una mano e via un po’ di fiocco-, infine vento teso e secondo me anche un po’ di più, ma forse a valutare è la parte di cervello che regola alcuni sfinteri…

Per sicurezza però mi metto il salvagente e tengo a portata la cintura, e a questo punto via anche l’altra mano e un altro po’ di fiocco, e chiudere il tambucio, che alcune onde preferiscono passare sopra… si sfreccia a quasi sei nodi sulla rotta giusta, solo che i gruppi di onde più alte quasi ti fermano e la barca fatica a ripartire con cosi poca tela. Quanto manca? 5 miglia, un’ora circa. Lascio perdere, tolgo tutto (tra l’altro non così facile come dirlo) e rientro a motore.
In porto, non so che faccia avessi, a me sembrava di essere sorridente (anche per la manovra d’ormeggio discreta con questo vento) ma l’ormeggiatore mi dice “ma solo tu sei sulla barca?” “sì, vuoi i documenti della barca?” “no, fai con calma, prima ripigliati un po’, vah!”
Ed eccomi arrivato a Catania.

Ormeggio a Catania.
Ormeggio a Catania.

3 comments

  1. ciao Daniele,
    Vedo che navighi alla grande
    Un abbraccio Bano

    Ps. Il tuo diario ė bellissimo

  2. Se te lo ritrovi sul naso non è colpa del Maestrale…ma del naso 😉

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